Boris Vian (Ville-d'Avray, 10 marzo 1920 – Parigi, 23 giugno 1959) è stato uno scrittore, paroliere, drammaturgo, poeta, trombettista e traduttore francese.
È stato anche membro del Collège de Pataphysique nonché dirigente del reparto discografico jazzistico presso Philips.
Musica e letteratura erano di casa, in casa del piccolo Vian. Compose le prime canzonette da bambino, a undici anni suonava la tromba a meraviglia, organizzò un complessino con fratelli e amici. Diciannovenne, sbarcò nella magica Parigi degli anni Quaranta, che contribuì, con i suoi mille talenti, a rendere ancora più magica. Animato da un vitalismo forsennato, fece di tutto: fondò un locale notturno che accolse le celebrità del mondo dell'arte, delle lettere e dell'esistenzialismo. Tradusse Chandler, Strindberg e Nelson Algren. Scrisse di jazz, teatro e varietà. Si laureò in ingegneria cartaria, si sposò, si risposò e riuscì perfino a pubblicare, presso Gallimard, grazie a Raymond Queneau. Ma i suoi romanzi, seri, surreali e struggenti, furono un fiasco. Lo strappacuore, La schiuma dei giorni, L'autunno a Pechino, vendettero poche centinaia di copie. Celebrità e grande scandalo gli verranno invece da un breve, crudelissimo pulp a sfondo erotico, scritto per scommessa e sotto pseudonimo: Sputerò sulle vostre tombe (J'irai cracher sur vos tombes).
Morì non ancora quarantenne, dopo aver scritto cinquecento canzoni, una decina di romanzi, e piéces teatrali, tra cui spicca Generali a merenda. La mattina del 23 giugno 1959 si trovava al Cinema Marbeuf in occasione della proiezione della versione cinematografica del suo controverso romanzo J'irai cracher sur vos tombes. Aveva già combattuto con i produttori circa la loro interpretazione del suo lavoro, denunciando pubblicamente di aver chiesto invano la rimozione del suo nome dalla pellicola. Cinque minuti dopo l'inizio del film, pare che avesse esclamato: «Questi tizi dovrebbero essere americani?» Un attimo dopo venne colto da una crisi cardiaca e morì durante il trasporto all'ospedale. L'infarto non giunse del tutto inaspettato, dato che Vian soffriva da molti anni di cardiopatia.
Fonte: Wikipedia