Il bersagliere ha cento penne
e l'alpino ne ha una sola,
il partigiano ne ha nessuna
e sta sui monti a guerreggiar.
Là sui monti vien giù la neve,
la bufera dell'inverno,
ma se venisse anche l'inferno
il partigiano riman lassù.
Quando viene la notte scura
tutti dormono alla pieve,
ma camminando sopra la neve
il partigiano scende in azion.
Quando poi ferito cade
non piangetelo dentro al cuore,
perchè se libero un uomo muore
che cosa importa di morir.
"Il bersagliere ha cento penne", conosciuto anche come "Il partigiano", è la rielaborazione operata dai partigiani di un canto degli alpini risalente alla prima guerra mondiale. Il brano ebbe nuova vita nel 1944 tra i partigiani che operavano sulle montagne liguri e si diffuse in tutte le regioni teatro della Resistenza.