Balocchi e profumi

Schede primarie

Genere: 

"Balocchi e profumi" è una canzone a tempo di tango del 1929, fra i maggiori successi in lingua del compositore napoletano E.A.Mario. Il testo della canzone, che rappresenta il dramma di una madre che perde la propria figlia, è una critica rivolta contro l'attaccamento ai beni materiali.

Testo di E. A. Mario (Giovanni Ermete Gaeta)

Tutta sfolgorante è la vetrina,
Piena di balocchi e profumi.
Entra con la mamma la bambina
Tra lo sfolgorio di quei lumi.
"Comanda, signora?"
"Cipria e colonia Coty".

"Mamma!" – mormora la bambina
Mentre pieni di pianto ha gli occhi, –
"Per la tua piccolina
Non compri mai balocchi.
Mamma, tu compri soltanto i profumi per te".

Ella, nel salotto profumato,
Ricco di cuscini di seta,
Porge il labbro tumido al peccato
Mentre la bambina indiscreta
Dischiude quel nido
Pieno d'odor di Coty…

"Mamma!" – mormora la bambina
Mentre pieni di pianto ha gli occhi, –
"Per la tua piccolina
Non compri mai balocchi.
Mamma, tu compri soltanto i profumi per te".

Esile, agonizza la bambina;
Or la mamma non è più ingrata:
Corre a vuotar tutta la vetrina
Per la sua figliuola malata.
"Amore mio bello,
Ecco i balocchi per te!"

"Grazie", – mormora la bambina
Vuole toccare quei balocchi
Ma il capo già reclina
E già socchiude gli occhi.
Piange la mamma pentita,
Stringendola al cuor.

Mamma senza la sua bambina
Il capo suo reclina,
Triste su quei balocchi.
Piange la mamma pentita
Stringendoli al cuor.