Testo di Pietro Besate
Son la mondina, son la sfruttata,
son la proletaria che giammai tremò:
mi hanno uccisa, incatenata,
carcere e violenza, nulla mi fermò.
Coi nostri corpi sulle rotaie,
noi abbiam fermato i nostri sfruttator;
c'è molto fango nelle risaie,
ma non porta macchia il simbol del lavor.
E lotteremo per il lavoro,
per la pace, il pane e per la libertà,
e creeremo un mondo nuovo
di giustizia e di nuova civiltà.
Questa bandiera gloriosa e bella
noi l'abbiam raccolta e la portiam più in su
dal Vercellese a Molinella,
alla testa della nostra gioventù.
E se qualcuno vuol far la guerra,
tutti uniti insieme noi lo fermerem:
vogliam la pace sulla terra
e più forti dei cannoni noi sarem,
vogliam la pace...
"Son la mondina son la sfruttata" è un canto di lavoro del 1950, scritto dal sindacalista Pietro Besate sul motivo di un'altra canzone di risaia allora in voga intitolata "La rondinella".