Dalle belle città date al nemico
Fuggimmo un dì su per l'aride montagne
Cercando libertà fra rupe e rupe
Contro la schiavitù del suol tradito
Lasciammo case, scuole ed officine
Mutammo in caserme le vecchie cascine
Armammo le mani di bombe e mitraglia
Temprammo il cuore e i muscoli in battaglia
Siamo i ribelli della montagna
Viviam di stenti e di patimenti
Ma quella fede che ci accompagna
Sarà la legge dell'avvenir
Di giustizia la nostra disciplina
Libertà è l'idea che ci avvicina
Rosso sangue il color della bandiera
D'Italia siam l'armata forte e fiera
Sulle strade dal nemico assediate
Lasciammo talvolta le carni straziate
Provammo l'ardor per la grande riscossa
Sentimmo l'amor per la patria nostra
Siamo i ribelli della montagna...
"Siamo i ribelli della montagna", o "Dalle belle città". è un canto partigiano composto nel 1944. Viene attribuito a Emilio Casalini, che assieme ad altri partigiani della brigata d'assalto che operava sul monte Tobbio, in provincia d'Alessandria, sarebbe l'autore delle parole. La musica invece sarebbe stata composta da Angelo Rossi, giovane partigiano, già studente di musica. Successivamente, la canzone si diffuse anche tra i combattenti della Liguria.